DOVE ACQUISTARLO?
Oggi recensiamo il nuovo modulo ExpressLrs lanciato da Betafpv: il Nano TX v2. Offre compattezza estrema, modulabilità di montaggio e ottime performance.
Confezione
La confezione si presenta molto bene. All’interno di una scatolina con i loghi Betafpv, troviamo ben disposti il Modulo TX Nano v2, la nuova antenna 2.4ghz T-led proprietaria di questo modulo, un cavo per alimentazione esterna XT30/usb C (Attenzione! Supporta solo voltaggi da 2s a 3s!) e il cavo Usb tipo C per il collegamento diretto al computer. Nella versione in prova troviamo anche l’adattatore per collegare il modulo Nano negli alloggi Micro, indispensabile per il test con Radiomaster Boxer ma utilizzabile con tutte le radio in commercio con lo stesso alloggio.
Caratteristiche tecniche
-Peso: 28 g
-Colore bianco
-Connettore antenna: RP-SMA
-Potenza del segnale: 25 mW/50 mW/100 mW/250 mW/500 mW/1000 mW
-Velocità di trasmissione pacchetti: 50 Hz/100 Hz/150 Hz/250 Hz/333 Hz/500 Hz/D250/D500/F500/F1000
-Frequenza: 2,4ghz
-Funzione Backpack Elrs supportata
-Voltaggio supportato: 7 V ~ 13 V CC
-Consumo energetico: 8 V, 1000 mA a 1000 mW, 150 Hz, 1:128
-Porta USB: tipo C
-Ventola integrata a 5v
-Versione firmware installata: ExpressLrs V3.3.0
Descrizione
Il modulo Nano TX v2 di Betafpv è l’evoluzione del Nano TX, che integra le soluzioni e il form factor del modulo SuperG Nano TX, offrendo chiaramente una soluzione più economica. Il case, infatti, è di plastica a differenza del SuperG ma mantiene la ventola integrata, molto comoda per il raffreddamento ad alti Mw. Non offre un segnale diversity ma comunque una potenza massima di 1w, che con il sistema Elrs è garanzia di stabilità del segnale.
A differenza della prima versione, sono stati migliorati due aspetti fondamentali: la potenza massima e il raffreddamento, entrambi essenziali per una migliore performance. Il primo modello del Nano TX offriva una potenza dimezzata di 500 mw massimi e non aveva un raffreddamento attivo ma passivo, con dissipatore.
E’ possibile alimentarlo esternamente, tramite il cavo adattatore fornito in dotazione, per le radio che non riescono ad alimentare a pieno il modulo o per ridurre il carico sulla batteria interna della radio. Ricordatevi pero’ di prestare molta attenzione poiché supporta solo voltaggi da 7v a 13v, quindi è alimentabile esternamente SOLO con batterie 2s e 3s. Se superate questo voltaggio il modulo si danneggerà irrimediabilmente.
Completamente nuova l’antenna 2.4ghz T-led proprietaria (non funziona il led con altri moduli) che, tramite il led di stato inserito al centro dell’antenna, comunica al pilota il corretto collegamento alla ricevente con il colore blu e la velocità di trasmissione scelta tramite un lampeggio dello stesso (esempio, 100hz lampeggerà più lento rispetto a 500hz). Comoda per capire al volo lo stato della connessione e le impostazioni scelte. Come sull’antenna, anche sul modulo è presente un led di stato che cambierà colore in base alla potenza e alla velocità di trasmissione scelta.
Nel nuovo Nano TX v2 troviamo anche due bottoni, personalizzabili a piacimento, per modificare i parametri velocemente. Sono molto utili in quanto non è presente uno schermo da cui possiamo navigare nelle impostazioni. L’unico modo per comandare il modulo, oltre i bottoni rapidi, è con il Lua Script (versione 3) tramite la nostra radio.
Test & Conclusione
Per questo test ho voluto provare il segnale del modulo con un piccolo drone dotato della ricevente Betafpv Elrs Lite Receiver, con antenna in ceramica, confrontandolo con il modulo interno della Radiomaster Boxer, che ha la stessa potenza e la stessa velocità di comunicazione.
Ho scelto il modello con la ricevente Lite così da testare il segnale con l’antenna in ceramica che non performa bene come un’antenna esterna (nello scenario scelto).
Le impostazioni per entrambi i moduli sono state settate identiche:
– 25mw, 500hz, 1:128tlm
Il test è stato condotto in ambiente urbano, il che mette a risalto la gestione delle interferenze nella frequenza 2.4ghz, e nello stesso momento, a pochi minuti uno dall’altro, così da aver condizioni identiche di volo.
Come potete notare dalle immagini del dvr i risultati sono estremamente simili. Le oscillazioni della qualità del link sono identiche e il picco minimo è uguale (non consideriamo 2 punti che sicuramente non sono quelli a creare differenze reali), il che conferma la bontà del segnale di entrambi i moduli.
Il test è stato ripetuto con piu passaggi e i risultati ad ogni passaggio erano i medesimi, non portando comunque mai ad un failsafe del drone.
Questo modulo mi ha soddisfatto molto in termini di praticità di montaggio e compattezza. Ma anche dal lato performance, indubbiamente, va molto bene. Anche tutte le caratteristiche aggiunte per il sistema Elrs lo rendono un modulo molto competitivo come qualità/prezzo.
L’hardware utilizzato sembra di buona fattura e la trasmissione è solida e veloce. Lo trovo molto adatto come upgrade per radio leggere e compatte, tipo Radiomaster Pocket o Zorro o Jumper T-lite, così da aumentare la potenza massima e la qualità del segnale senza perdere la compattezza e la leggerezza.
Nota negativa (almeno per me) è il case in plastica che non sembra molto robusto. Il fissaggio è deciso ma non precisissimo e c’è qualche piccolo movimento una volta fissato nell’adattatore, che non creano nessun problema di connessione, ma alla lunga potrebbero rompere i ganci in plastica del modulo.
Mi sento comunque di consigliarlo a chi non ha grosse pretese, vuole divertirsi con la sicurezza di una trasmissione solida con il protocollo Elrs e spendere poco per un buon prodotto. Oppure per chi ricerca la massima compattezza in termini di peso e dimensioni. Non adatto per i professionisti alla ricerca del modulo perfetto e super affidabile.