Il tempo di esposizione come influisce nelle tue clip? Quale tempo di esposizione è meglio usare per ottenere un video dalla migliore qualità possibile? Semplicemente, lo shutter speed influenza il motion blur.
Che cos’è il motion blur? In italiano viene definito “sfocatura movimento”. Il motion blur è una vera e propria tecnica che viene utilizzata per dare un senso di movimento e velocità sia nei video che nelle immagini.
Per l’occhio umano quando le cose si muovono in modo veramente veloce, queste tendono ad avere un effetto mosso.
Ve ne potete rendere conto facilmente, basta che provate a scuotere una mano davanti al vostro viso e vedrete un effetto mosso.
Quando facciamo un video, in generale cerchiamo di replicare nel miglior modo possibile ciò che vede l’occhio umano. Ora, per replicare l’occhio umano nel video si usa la regola dei 180 gradi riferita allo shutter speed, da non confondere invece con un’altra regola del cinema chiamata sempre dei 180 gradi, ma riferita alla continuità visiva della ripresa. Per i più curiosi, questa regola dice che è necessario dividere lo spazio di ripresa in due semispazi, e le inquadrature di una scena dovranno essere fatte all’interno dello stesso campo, cercando di non superare mai questa linea immaginaria.
Tornando invece alla nostra regola dei 180 gradi riferita allo shutter speed, come funziona?
Come abbiamo detto, per ottenere un effetto più naturale o comunque più cinematico è importante avere un minimo di motion blur nelle nostre ripresa, e questo si può facilmente ottenere impostando la velocità dell’otturatore al doppio dei frame rate.
Vi spiego meglio: In modalità manuale, impostiamo il tempo di esposizione al doppio rispetto alla frequenza dei fotogrammi che stiamo usando. Per esempio, se stiamo usando un frame rate da 25 fps, come tempo metteremo 1/50. Se fate video a 24 fps il tempo esatto sarebbe 1/48, ma siccome molte camere non hanno questa possibilità, scegliendo un 1/50 si è abbastanza vicini e va bene ugualmente. Impostando in questo modo lo shutter speed nel nostro video otterremo una sfocatura movimento che renderà il nostro video più realistico e cinematico.
Se invece vogliamo usare lo slow motion (un effetto rallentato, di solito in scene di sport), imposteremo lo shutter speed a 1/100 se stiamo girando a 50 frame per secondo oppure a 1/200 se stiamo girando a 100 frame per secondo e così via.
Molti principianti quando registrano video non conoscono questa regola, e più avanti vi spiegherò perché è sbagliato non applicarla e vi mostrerò le conseguenze.
Supponiamo di registrare un video all’aperto e di voler usare un diaframma aperto, senza usare un filtro ND. Con un diaframma aperto, si è costretti ad usare un valore molto alto di shutter speed per compensare la luce del sole che entra dall’obiettivo, altrimenti il video risulterà troppo esposto o bruciato. Che succede se infrangiamo la regola dei 180? Il video prodotto con un tempo più elevato rispetto al frame rate produrrà un effetto strano all’occhio umano, molto nervoso, agitato e stroboscopico perché invece di vedere il motion blur tra un frame e l’altro, ogni frame sarà invece perfettamente nitido. L’occhio umano come abbiamo detto è abituato a vedere il motion blur e si aspetta di trovarlo anche in un video che vuole trasmettere un senso realistico.
Un video registrato in questo modo in cui non vediamo per niente l’effetto mosso, ci distrae e ci allontana dalla storia che viene raccontata al suo interno perché lo percepiamo come non naturale.
Dall’altro lato, se abbassiamo troppo il tempo di esposizione avremo un eccesso di motion blur. Per esempio se stiamo girando un video a 25 frame per secondo e mettiamo il tempo di esposizione a 1/15 avremo come risultato troppa sfocatura movimento. Se vi trovate in una situazione di scarsa luce quindi e state registrando un video a 25 frame per secondo, non abbassate il tempo di esposizione sotto a 1/50 perché diventerebbe tutto troppo mosso, specialmente se girate a mano libera. In questo caso aumentate il valore ISO fino a che il video non sarà esposto correttamente, oppure aprite di più il diaframma.
Il tempo di esposizione ci permette di controllare per quanto tempo la luce entra nel sensore. Più impostiamo un valore alto di shutter speed e più sarà breve il tempo in cui la luce entrerà nel sensore. Più impostiamo un valore basso e più lungo sarà il tempo in cui la luce entrerà nel sensore. Questo vuol dire che se modifichiamo questi parametri, di conseguenza dovremo bilanciare iso e diaframma per ottenere un’esposizione della scena corretta.
Quindi mi raccomando, usate la regola del doppio del frame rate per avere video realistici e cinematici. In ultimo, è bene dire però che ci sono alcuni casi in cui si può rompere questa regola, per aggiungere effetti più creativi al nostro girato. Vediamo insieme quando non rispettarla: allora, facciamo un esempio dove stiamo registrando a 25 fps, scegliere uno shutter speed di 1/30 ci permetterà di amplificare la sfocatura movimento che può servire ad esempio per far risaltare una scena onirica con effetto simile ad uno ”stordimento”. Se invece stiamo registrando un evento sportivo dove tutto va veramente velocissimo e vogliamo avere un movimento più nitido possibile, possiamo usare uno shutter speed più alto rispetto alla regola del doppio degli fps in modo da avere meno motion blur (nel bando). Oppure, supponiamo di riprendere una persona che sta ferma e non si muove. In questo caso posso tranquillamente aumentare i tempi dato che non essendoci movimento non si noterà nessuna anomalia nell’effetto del mosso. Nelle scene d’azione invece, come nello sport, si potrebbero preferire tempi più alti. Infine, chi usa il green screen sceglie di solito tempi alti, in modo da evitare l’effetto sfocatura movimento e poter così scontornare al meglio la propria figura. Ma attenzione, poi aggiungono un finto motion blur in postproduzione per ridare un look naturale al girato!