“Analisi delle prestazioni del cinewhoop Foxeer durante il volo cinematico“
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Cari lettori siamo giunti all’ultimo articolo della serie legata al Foxeer Foxwhoop 25 di Foxeer. Riassumendo il percorso fatto insieme, in queste settimane estive, abbiamo svolto una recensione sul kit di montaggio del frame di questo drone “Cinewhoop”, abbiamo poi creato un drone da zero sfruttando il frame montato e cercando di fornire un’analisi puntuale sull’assemblaggio di una versione con componenti differenti dal Foxwhoop BNF di Foxeer. Oggi vedremo come questa versione ha volato e come si comporta il frame.
Vi ricordiamo che il drone provato da noi è composto dai seguenti componenti:
- Stack mamba F405 MK 3.5 mini dotata di ESC 4in1 da 35A, aggiornato con firmware Bluejay per utilizzare la comunicazione bidirezionale e i Filtri RPM, e scheda volo aggiornata con firmware Betaflight 4.3
- Ricevente Frsky R-XSRn
- VTX Hero Tank Ultimate V2 con CAM CaddX Ratel2
- Motori Foxeer Datura 1404 3850KV
- Eliche Dalprop Cyclone T Motor T2530
- Batteria Lipo a 4 celle (4S) da 700mAh
Sopra al drone abbiamo installato una Runcam 5 orange per le riprese video HD. La massa effettiva al decollo rilevata è stata di 259 grammi.
Sul configuratore Betaflight abbiamo impostato tutti i valori di Rates, Filtri e Pid standard senza operare alcun Tuning del drone.
Ci siamo quindi recati alla zona di volo. L’intento era quello di seguire il percorso di un canale con un volo cinematico pulito senza troppi fronzoli. Sfortunatamente per noi lungo il percorso il nostro Cinewhoop è passato nell’area di interferenza di una antenna WiFi Max che ha causato un blackout del segnale della VTX e conseguente perdita di controllo del mezzo e impatto contro un albero e un muro. Così abbiamo avuto modo, effettivamente, di testare la peculiarità del frame Foxwhoop 25 che è la resistenza agli urti.
Dopo l’incidente il drone si è appoggiato in posizione orizzontale e siamo riusciti ad armare e volare, fino al punto di partenza dove stavamo operando, senza problemi. Il frame, le eliche e i vari componenti non hanno riportato danni. Solo la canopy della Runcam e l’antenna della VTX presentavano alcuni segni di abrasioni. La batteria non aveva urtato contro alcun elemento in quanto rimane protetta dalla canopy della Cam e dalle antenne, oltre che dai paraeliche che proteggono da urti laterali. Possiamo quindi confermare che il frame Foxeer Foxwhoop 25 è davvero resistente.
A parte la nota dolente dell’incidente, il volo del cinewhoop ci ha sorpreso.
Al decollo si mostra subito scattante. Si deve dare circa il 60% di gas per staccarsi da terra, come se i motori facessero un po’ fatica a spingere, ma poi, in volo, si mostra reattivo ai comandi e agile nei movimenti.
Il drone è incredibilmente stabile con poche vibrazioni segno che il frame è composto da materiali di qualità, soprattutto i componenti in fibra di carbonio, e ben dimensionato nel suo insieme. Anche a pochi centimetri dal suolo, dove si dovrebbe registrare molta turbolenza causata dal prop washing delle eliche che vi ricordiamo sono montate a spingere quindi con i motori fissati “a testa in giù” tanto per intenderci, il drone vibra pochissimo e rimane in volo stazionario senza troppo dover lavorare sugli stick del radiocomando per mantenerlo in quella posizione.
Con una massa al decollo di 259 grammi, conducendo con calma il drone alimentato a 4S con batteria da 750mAh, la durata del volo è stata di circa 6 minuti e 30 secondi.
La blackbox presenta un segnale molto pulito per quanto riguarda il gyro non filtrato, con valori pressoché nulli nella fascia dai 25 Hz ai 300 hz, un picco per quanto riguarda il motor noise a 390Hz, indicando una buona qualità del frame come già riportato. A riguardo spendiamo alcune parole sulla buona qualità e sul bilanciamento delle eliche Dalprop Cyclone che generano poco propwash e trasmettono, di conseguenza, rara vibrazione al frame.
Da questa analisi si deduce che è quindi possibile ridurre il livello di filtraggio dei disturbi in frequenza tramite il pannello di impostazione relativo di Betaflight nella sezione PID Tuning. Si andrà quindi a spostare verso destra la barra del Gyro Filter e si andrà a verificare che il Gyro_Lowpass sia tarato con minimo appena sotto 300Hz e massimo sopra 400Hz. In alternativa potrete vedere come cambiano i parametri selezionando dai preset quelli relativi alla Build pulita con rpm filter attivi.
Per quanto riguarda i PID, da PIDtoolbox è possibile notare come i valori delle P siano troppo alti su Roll e Pitch rispetto alle D. Per migliorare il tuning è necessario quindi alzare le D in modo da non avere un overshoot nella Step response. Per quanto riguarda lo yaw, considerando la minor autorità del drone su questo asse, i valori sono corretti. Anche queste operazioni si fanno dalla sezione PID Tuning di Betaflight muovendo la barra del PD Gain ma diminuendo il PD Balance.
Un altro accorgimento è lavorare nella schermata dei Rates in Betaflight per aumentare il Throttle Expo a 0.2 o 0.25 al fine di migliorare il feeling con lo stick del Gas.
In conclusione siamo più che sicuri nel suggerire, a tutti coloro che cercano un cinewhoop compatto, resistente e dalle buone prestazioni per cominciare a sperimentare il volo cinematico, l’acquisto del drone Foxxer Foxwhoop 25, piuttosto che altri prodotti, perché potrete già ottenere ottimi risultati di riprese stabili in volo senza dover impazzire con un Tuning spinto dei parametri su Betaflight.
Riguardo la realizzazione di una Build personale basata sul frame ancora una volta vi invitiamo ad un approccio cauto in quanto risulta un po’ complicato e i componenti utilizzabili sono abbastanza limitati. La build realizzata da noi è stata abbastanza forzata e sicuramente non è la combinazione di prodotti migliore da utilizzare. In questi giorni, per esempio, stiamo rivedendo la Build del Foxxer impiegando una FC AIO e una VTX più compatta per realizzare una versione più pulita su cui sperimentare la Runcam Thumb 4K Pro.