DOVE ACQUISTARLO?
In questo articolo vi presentiamo il nuovo Flight Controller di Flywoo che noi della redazione di Attacco By RHobby FPV abbiamo avuto modo di testare: la scheda GOKU V2.
Per chi non conoscesse il marchio Flywoo è bene specificare che è specializzato nella produzione di componenti per droni, focalizzato principalmente su frame, motori, ESC (regolatori di velocità elettronici), flight controller e accessori correlati. È conosciuto per la qualità dei suoi prodotti e la sua presenza nel mercato degli FPV (First Person View) è ormai da tempo consolidata. La società si impegna a offrire soluzioni innovative e affidabili per gli appassionati di droni e FPV.
Le schede FC della linea GOKU sicuramente percorrono appieno l’ideologia aziendale.
La versione da noi testata presenta un processore STM F722, un modulo giroscopio , accelerometro TDK MPU6000 e una memoria per la Blackbox da 16MB. Praticamente il meglio che il mercato ha da offrire.
Unboxing
Vediamo nel dettaglio cosa troviamo quando apriamo la confezione. Appena aperta la scatola subito balza all’occhio la scheda di un bel colore bianco. Sotto la scheda troviamo diversi cavetti da 3/4/6 pin con attacco JST, vari distanziali in gomma e alcuni anelli elastomeri. Un controllo a vista della scheda ci fa comprendere subito che è stata correttamente sviluppata con i componenti elettronici ben posizionati.
La piastra di alloggiamento dei componenti è stata prodotta con processo di produzione di PCB, in oro a immersione, per garantire una resistenza ad alta temperatura e ad alta corrente, quindi garantendo un funzionamento stabile. Sulla parte superiore della scheda troviamo svariati connettori rapidi che consentono di collegare velocemente le periferiche e il regolatore ESC senza dover ricorrere al saldatore.
Girando la scheda sottosopra notiamo che sono stati predisposti anche i pad per poter saldare i cavi. Questi risultano essere sufficientemente larghi e distanti tra loro per consentire di realizzare delle saldature di precisione con maggiore facilità. L’aspetto un po’ insolito che possiamo notare riguarda la presenza di diversi pad motore. Questa scheda ha infatti la possibilità di poter collegare e quindi gestire fino a 8 motori.
Continuando l’analisi dei pad di collegamento si può notare che la scheda è dotata di due BEC, uno da 10V e uno da 5V, in grado di sopportare fino a 3A di assorbimento quindi in grado di garantire alimentazione anche alle recenti unità video digitali come DJI O3 e Walksnail Moonlight.
Specifiche Tecniche
Come dicevamo, la Flywoo GOKU pro V2, monta un microprocessore STM F722 che consente di sfruttare al massimo le funzioni del firmware Betaflight. Per esempio: la comunicazione bidirezionale tra ESC e FC per il controllo dei motori; l’uso del protocollo Dshot 600 o Dshot 1200 se si montano ESC con firmware BLHeli 32 e l’uso della comunicazione a 8kHz sia per il loop time di lettura dei PID che per la lettura del Giroscopio MPU6000.
La presenza del giroscopio MPU6000 costituisce un arricchimento prezioso. Come sappiamo, infatti, anche se questo prodotto della TDK è sul mercato ormai da diversi anni, ha un funzionamento che si adegua perfettamente alla sua applicazione, legata alle schede controllo volo.
I filtri integrati passa basso (Low Pass Filter) hanno una frequenza di taglio inferiore ai modelli più recenti, e la possibilità di poter sfruttare appieno la velocità del bus di comunicazione lo rende un giroscopio che consente un migliore filtraggio dei disturbi sulla scheda controllo volo (FC) e un volo più preciso.
Per esempio, il modello più recente (il TDK ICM 42688) ha un sistema di regolazione dei filtri basato sulla frequenza di lettura del bus. Più è elevata la frequenza di lettura e più si alza anche il livello di taglio di frequenza del filtro passabasso. Potendo lavorare con frequenze di lettura del bus fino a 32 kHZ il suo funzionamento a 8 kHZ risulta strozzato e quindi meno preciso.
La scheda presenta anche un barometro che può tornare utile se si volesse usare questa FC con sistema INAV. Anche la presenza di un chip di memoria pari a 16Mb per la registrazione della blackbox è un elemento da non sottovalutare in quanto vi consentirà di poter registrare una buona quantità di dati ad alta frequenza di campionamento, che potrete poi usare per un’analisi completa del comportamento del drone.
Qui di seguito riportiamo le principali specifiche:
- BF Flight Controller Firmware: FLYWOO F722PRO
- INAV Firmware: FLYWOO F722PRO
- MCU: STM32F722
- Gyroscope: MPU6000
- OSD: AT7456E
- Barometer: DP310
- Black Box: 16MB
- UARTS: 1/2/3/4/5/6
- Input Voltage: 7.4V-26V/2-6S LiPo
- BEC: 10V3A/5V3A
- Flight Controller Size: 37mm x 37mm x 8mm
- Mounting Holes: M3 30.5×30.5mm
- Weight: 9.9g
La nostra esperienza di installazione
Per quanto riguarda il montaggio abbiamo effettuato la sostituzione della scheda controllo volo su un drone 5” basato su un frame custom, Armattan AP1, sviluppato dal team di Attacco FPV, (in questo link potete trovare tutte le informazioni del caso) equipaggiato con un ESC BLHELI 32 da 50A, motori Axisflying Diavola Speedypizza 2207 da 2020kV, sistema radio ELRS BETAFPV Super D true diversity a 2,4GHz, sistema video digitale Walksnail Avatar HD V2. La scheda FC rimossa è una Foxeer F722 V3 che monta un giroscopio ICM 42688.
Il nostro intento è stato quello di montare la scheda sfruttando i connettori rapidi previsti nella confezione. Purtroppo il nostro regolatore ESC, marca FLY COLOR, aveva una sequenza dei collegamenti con la FC diverso dal solito standard, per cui abbiamo preferito saldare i cavetti.
Tra l’altro questa opzione è stata, per noi, obbligata anche dal fatto di aver ruotato l’ESC portando i pad di alimentazione nella parte anteriore del drone, in modo da allontanare il condensatore e il cavo di alimentazione dal trasmettitore Video, per evitare il più possibile interferenze di segnale. In questa configurazione il cavetto di collegamento tra ESC e FC risulta troppo corto.
Anche il connettore di collegamento tra la Unit di Walksnail e la scheda ha richiesto qualche piccola modifica, in quanto quello nella scatola è pensato per il sistema DJI.
Il collegamento della ricevente, del GPS e del Buzzer è stato fatto con i cavetti già preparati dove, tra l’altro, viene già eseguita l’inversione tra pin RX e pin TX rendendo più semplice l’installazione.
Al primo collegamento al configuratore di Betaflight abbiamo notato che era presente la versione firmware 4.4.2. Per chi ha qualche esperienza di configurazione di droni saprà che questa versione è stata rimossa, in quanto dava svariati problemi di de-sync e problemi con il fail safe. Abbiamo quindi preferito cancellare la scheda per poi installare il firmware Betaflight 4.5 RC4. Per tutte le informazioni riguardanti l’installazione e la configurazione di Betaflight potete far riferimento al nostro blog in questo link.
Per quanto ci riguarda non abbiamo avuto alcun problema né sul montaggio, né sulla configurazione. Se avrete occasione di provare la Flywoo Goku F722 V3, magari nella versione stack completo con anche ESC da 50A compatibile per alimentazioni da 2 a 6 celle (2-6S), vi consigliamo di utilizzare i connettori rapidi per tutti i collegamenti. In questo modo avrete la possibilità di avere un drone con una scheda versatile che vi consentirà la rimozione in tempi rapidi di tutti i collegamenti non avendo nulla di saldato.
L’esperienza di Volo
Come vi abbiamo accennato la versione di drone, su cui abbiamo montato la scheda di Flywoo, può essere già considerata di livello medio alto quindi quello che ci si può aspettare è di avere un’analisi della blackbox che non riveli particolari problemi.
Se vedete i grafici riportati di seguito potrete rendervi conto che le nostre aspettative non sono state deluse. L’accoppiata del processore F722 di STM e il giroscopio MPU6000 hanno lavorato egregiamente e notiamo infatti l’assenza di particolari disturbi, sia per quanto riguarda eventuali interferenze dovute al montaggio del drone o al frame, sia sulla parte riguardante il funzionamento degli RPM Filter applicati alla gestione della regolazione dei motori.
Il drone quindi ha volato molto bene dimostrandosi anche più reattivo rispetto alla sua versione precedente con montata la scheda controllo volo di Foxeer.
Anche per quanto riguarda la funzione del gps rescue e la gestione della OSD digitale non abbiamo nulla da segnalare, tutto ha funzionato bene. Vi ricordiamo che abbiamo volato con la versione di firmware Betaflight 4.5 RC 4 appena rilasciata che riteniamo essere già a un buon punto di sviluppo.
Gyro Pitch
Gyro Roll
Gyro Throttle Pitch
Gyro Throttle Roll
Conclusioni
Questa scheda controllo volo è completa di tutto e presenta tutti i componenti ideali per la costruzione di un drone di alto livello. Può gestire fino a 8 motori. Lo stack completo ha un costo di circa 74,00€ quindi in linea con altri stack di altre marche che però hanno dato spesso problemi di funzionamento.
Esteticamente è molto bello e la sua installazione può essere fatta anche se non siete esperti di saldature.
Che altro possiamo dire? “Compratelo alla prima occasione”.