Questa è una componente essenziale che a seconda del budget potrà accompagnarti da livello 0 a livello massimo!! Prima di tutto però ripercorriamo un po’ di storia.
CENNI STORICI
Fu Nikola Tesla, nel 1898, il primo a mostrare un imbarcazione radiocomandata anche se il padre fondatore del controllo radiofonico è John Hays Hammond Jr. che nel 1911, a qualche anno di distanza dalla laurea a Yale, aprì la Hammond Radio Research Laboratory.
Un laboratorio che ha prodotto più di 800 brevetti nazionali e circa 400 invenzioni nel settore del radiocomando e degli armamenti navali.
Per quanto riguarda il modellismo i primissimi radiocomandi erano del tipo proporzionale e utilizzavano vari sistemi per trasmettere il segnale dei vari canali. Il più diffuso è la codifica in modulazione di larghezza di impulso (PWM). Successivamente, fra apparecchiature di alto livello, si è diffuso negli ultimi anni l’uso di un sistema di trasmissione digitale.
IL FUNZIONAMENTO
Il radiocomando è essenzialmente un trasmettitore di impulsi. Una scatola con all’interno una scheda che contiene dei sofisticati circuiti elettronici. Questi elaborano i movimenti che andiamo ad impartire a switch, stick e manopole. In pratica viene trasmesso periodicamente una serie di impulsi. Un impulso per ogni canale disponibile, la cui durata dipende dalla posizione della relativa leva di controllo. La durata degli impulsi è standardizzata in maniera da permettere l’utilizzo di attuatori di marche diverse e può variare da 920 a 2120 µs. La durata di 1520 µs corrisponde alla posizione di “neutro”. Ovviamente sul modello andrà montato anche un ricevitore che riceverà il segnale inviato dal radiocomando e tramite dei servocomandi verrà prodotto il movimento meccanico.
I CANALI
Più canali ha un radiocomando e più ordini potremo impartire al nostro modello. Per il nostro hobby il minimo standard è 6/8 canali ma si può avere addirittura fino a 20 canali. Quattro sono destinati al movimento nello spazio del nostro modello (Throttle,Pitch,Yaw,Roll) e gli altri servono per le diverse altre modalità (arm/ modalità di volo/ RSSI / beeper etc.)
LE ONDE RADIO
Sono stati scritti libri sulle onde radio e ne potremo parlare per ore ma in sintesi potremmo dire che sono radiazioni elettromagnetiche appartenenti allo specchio elettromagnetico nella banda di frequenza compresa da 0 a 300 Ghz (GigaHertz). All’interno di questo spettro sono state assegnate, per i radiocomandi che utilizziamo, le seguenti frequenze:
- 868/915 Mhz
- 2.4 Ghz
Per quanto riguarda il 2.4 Ghz è il più comune e utilizzato dalla maggior parte dei radiocomandi in commercio. Nell’ottobre del 2004, Horizon Hobby ha presentato uno dei prodotti più rivoluzionari del mercato R/C: la tecnologia di modulazione dello spettro digitale a 2,4 GHz di Spektrum (DSSS) . Ha eliminato le interferenze, aumentato la risoluzione del segnale e fornito un collegamento più forte tra le unità di base e le unità di trasmissione. Tutt’ora i radiocomandi top di gamma non a caso sono marchiati Spektrum. Solo nel tardo 2012 Frsky si propone al mercato con la Taranis X9D la prima di una lunga serie di Taranis. Questo è un momento fondamentale perché Frsky fu la prima ad abbattere i prezzi folli di Spektrum/Futaba ma senza sacrificare la qualità della radio. Vi basti pensare che la diretta concorrente ai tempi della X9D era la Futaba 14SG. Una costava 150$ l’altra 600$. Una vera innovazione il modulo integrato a 2.4Ghz XJT, che tuttora viene utilizzato per i radiocomandi di ultima generazione. Per il fine 2019 riguardo ai droni FPV il mercato si è spostato su altre frequenze in particolare la 868 Mhz fornita dai moduli “long range” marchiati TBS (Team Blacksheep). Forniscono molta più prestazione e distanza rispetto ad un classico 2.4 Ghz rimanendo con una latenza davvero molto bassa.
LE POTENZE
Questo è il campo più delicato di tutti oltre ad essere anche quello più discusso. Ogni paese ha le sue regole e il nostro ovviamente non ne fa un’eccezione. Ogni dispositivo che funziona ad onde radio viene regolamentato e gli viene data anche una “potenza massima” di uscita per gestire il famoso inquinamento radiofonico. Qui dobbiamo far fede a ciò che dice lo stato Italiano e su questo articolo della gazzetta ufficiale si trova tutto quel che ci serve sapere:
10mw a 2.4 Ghz
25mw 868 Mhz
Niente vieta però (a vostro rischio e pericolo) di poter aumentare le potenze e aumentare di gran lunga la portata del segnale radio. Sarebbe preferibile rimanere dentro ai limiti di legge (come riporta la Gazzetta Ufficiale) e utilizzare le frequenze dedicate al nostro paese.
LA SCELTA DEL RADIOCOMANDO
Il radiocomando è una delle scelte più importanti nel modellismo dinamico. La scelta giusta fatta al momento giusto può portarti ad avere un radiocomando che ti porta dal livello base al livello avanzato senza aver bisogno di aggiornamenti. Ci sono vari tipi di radiocomandi sul mercato, per tutte le tasche e per tutti gli stili di guida. Qua sotto una breve lista di quelli consigliati dallo staff:
Nome | Dimensione | Altre features | Costo |
BETAFPV Lite radio 2 SE | Compatta | Entry Level | 54,99 ~ |
Radiomaster Zorro | Compatta | Entry Level | 96,99 ~ |
Taranis X9 Lite | Semi Compatta | Entry Level | 119,99 ~ |
TBS tango 2 Pro V3 | Compatta | High Level / Crossfire | 249,99 ~ |
Radiomaster Tx16S | Full Size | ||
TBS Mambo Ethix | Full Size | Medium Level / tracer | 209,99 ~ |
FRSKY Taranis X9D Plus | Full Size | High Level | 239,99 ~ |
FRSKY Horus x10s | Full Size | High Level | 450 ~ |
Spektrum iX12 | Full Size | High Level | 650 ~ |




Una risposta
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