DOVE ACQUISTARLO?
Circa un mese fa SpeedyBee, un noto brand del mercato FPV che da subito si è fatto notare per la qualità dei prodotti e per l’impegno costante nel semplificare e rendere più accessibile il mondo dei modelli autocostruiti, con un nuovo stack. Un sistema completo di: scheda controllo volo (FC) e regolatore per l’alimentazione dei motori (ESC) ad un prezzo competitivo di circa 72,00 € contro stack, anche di livello più basso, che, in media, venivano venduti a più di 100,00 €.
Noi del team non potevamo farci sfuggire questa occasione e da qualche settimana abbiamo questo prodotto per testarlo in modo da capire quanto sia valido e sicuro per i nostri quad.
La stack arriva in una confezione molto elegante dove all’interno trovate subito in bella vista la scheda FC e l’ESC. Al di sotto della gommapiuma nera trovate alcuni sacchettini contenenti la viteria necessaria per il montaggio, due cavetti di collegamento tra ESC e FC di lunghezza diversa, il cavetto con connettore XT60 di buona qualità per l’alimentazione da batteria, gli ammortizzatori di ricambio e il condensatore di dimensioni importanti da 1500µF – 35V adatto per essere alimentato con versioni di batterie fino a 6 celle, come del resto lo è anche l’ESC stessa.
Prendendo in mano l’ESC si può notare l’assemblaggio fatto molto bene, con i mosfet posizionati ad una distanza adeguata dai pad in modo da favorire anche i meno esperti nell’effettuare le saldature. I Pad per le saldature sono separati tra loro e abbastanza larghi per consentire una giunzione rapida e precisa. L’ESC non è trattata con protettivi particolari, anche se dovrete usare un po’ di flussante per riuscire a saldare bene sui pad probabilmente per la presenza di antiossidante, quindi occorre fare attenzione a non intaccare i componenti con residui di saldatura o polvere. Consigliamo a tutti di applicare sulla scheda un protettivo, per evitare possibili cortocircuiti o danni dovuti ad agenti esterni, come questo che potete trovare sul nostro store.
L’ESC è un regolatore in grado di erogare fino a 50A di corrente di alimentazione dei motori con punte massime di 55A. Come già detto può essere alimentato con batterie fino alla potenza 6S. Oltre al condensatore esterno da 1500µF dispone di un diodo di protezione TVS. Queste sono specifiche che pongono il componente al di sopra della fascia media e può essere utilizzato per alimentare anche motori con prestazioni elevate. I fori di montaggio hanno interasse 30,5×30,5 mm rendendolo adatto al montaggio su frame da 4/5/6/7”, difficilmente potrà essere montato su Tinywhoop o Toothpick o cine whoop di dimensioni contenute. L’ESC viene venduto con firmware BLHeli S JH50 compatibile con DSHOT 300 e DSHOT 600 quindi, di base, non supporta la comunicazione Bidirezionale con la scheda FC e RPM Filter motivo per il quale noi abbiamo subito effettuato l’upgrade installando il firmware Bluejay.
In questa immagine vi mostriamo come abbiamo montato l’ESC, scusandomi se il lavoro non è perfettamente pulito ma ho cambiato da poco il saldatore a stagno e ho fatto fatica a prenderci la mano, con un classico posizionamento con il cavo di alimentazione sul retro e il condensatore che poi è stato bloccato sul fondo del frame. In realtà l’ESC potrebbe essere montata capovolta sottosopra, rispetto la nostra immagine, con il condensatore e il cavo di alimentazione inseriti immediatamente dietro alla camera FPV, sfruttando il cavo più lungo di collegamento con la scheda FC. Questo collegamento può essere utile se si deve usare il connettore rapido per il collegamento della VTX AIR Unit del sistema digitale video in quanto si evita l’interferenza con il cavo di alimentazione da batteria. La controindicazione di questo montaggio è che i pad per la saldatura dei cavi motore sono presenti solo su un lato dell’ESC, questo per agevolare il lavoro di saldatura di chi è alla prime armi, e potreste avere qualche difficoltà nell’effettuare i collegamenti.
Terminato il lavoro su l’ESC ci siamo concentrati sulla scheda controllo volo che si dimostra la vera punta di diamante di questa stack.
La scheda FC è stata realizzata cercando di utilizzare componenti di fascia entry level ma ottimizzando il tutto al fine di creare un sistema stabile con qualche piacevole sorpresa.
Il processore alla base del sistema è un F405 che non presenta le medesime qualità di un processore F722 ma è comunque più stabile di una MCU F415. Ad esso è abbinato un sensore Gyro di tipo BMI270 più moderno rispetto al classico MPU6000 un po’ più problematico da gestire in quanto, avendo un’elevata frequenza di taglio del filtro passa basso, cioè il sistema che permette il passaggio di frequenze al di sotto di una data soglia, detta frequenza di taglio, bloccando le alte frequenze ed evitando quindi problemi di risonanza che possono influenzare le prestazioni del FC, implica la necessità di dover rimodulare la frequenza del bus PID a 3,2 kHz anziché i classici 4/8kHZ. Ne consegue che si impone quindi un utilizzo del protocollo DSHOT 300 per la gestione dell’ESC al fine di evitare il sovraccarico del processore F405.
L’aspetto positivo però è che, nonostante la limitazione, la scheda FC fa un ottimo lavoro e il drone, se costruito bene, vola senza troppe vibrazioni e in maniera pulita. Ma questo lo vedremo in seguito quando vi parleremo della build che abbiamo realizzato e vi mostreremo i dati di volo. Per chi volesse approfondire la tematica riguardante il sensore Gyro abbiamo altri articoli sul nostro blog di riferimento ed inoltre vi lasciamo un immagine interessante con le specifiche dei principali chip oggi montati sulle FC.
Come sempre vi ricordiamo che l’analisi sul comportamento della scheda potrete farla andando a registrare i dati di volo sulla blackbox, in particolare registrando i dati dei parametri del Gyro. Questa FC vi consentirà di salvare le informazioni su una scheda microSD piuttosto che nella memoria interna la quale ha sempre delle capacità molto ridotte.
Per il corretto funzionamento della registrazione dei dati dovete porre attenzione sulla scelta della scheda microSD stessa. Quest’ultima dovrà avere uno spazio di memorizzazione non superiore a 8 GB ma una velocità di scrittura e lettura abbastanza elevata. Purtroppo le nuove versioni di Windows hanno eliminato la possibilità di formattare le schede in FAT o FAT32 introducendo la nuova partizione exFAT la quale, però, da diversi problemi di compatibilità con i sistemi basati su architettura Cortex. Per questo motivo vi suggerisco di utilizzare un apposito programma di formattazione e creazione partizioni in modo da formattare la scheda in FAT o FAT32 ed andando ad impostare una dimensione di unità di allocazione non superiore a 64kB.
Un’altra novità interessante della scheda FC riguarda la presenza del chip per OSD AT7456E di nuova generazione che risulta superiore rispetto l’AT7456 montato sulla maggior parte delle FC in commercio.
Tra le migliorie troviamo la possibilità di poter gestire fino a 8 motori con la stessa FC e questo è sicuramente un valore aggiunto rispetto a tante altre schede in quanto rende molto più semplice la realizzazione di build differenti dal classico QUAD.
Altre finezze che fanno apprezzare il lavoro svolto da Speedybee sono la presenza dei pad per l’installazione delle strip led posti sui quattro angoli della scheda, la presenza di led speciali che indicano lo stato di carica della batteria connessa, la porta di comunicazione USB di tipo C anziché la classica micro USB.
La vera specialità di Speedybee rimane però la presenza del chip bluetooth, ormai caratteristico di tutte le schede controllo volo di questa marca, che consente di collegare la FC all’APP per cellulare di Speedybee che è forse una delle migliori applicazioni mai sviluppate per il mondo dei droni FPV.
Una volta che avrete fatto il collegamento con la scheda controllo volo potrete configurare i parametri come se foste collegati a betaflight sul computer ma col vantaggio che non dovrete portarvi dietro il notebook al bando o al campo. Allo stesso tempo avete a disposizione anche alcune utility molto valide come la possibilità di visualizzare i dati della blackbox all’istante, la possibilità di poter aggiornare il firmware della FC e soprattutto il firmware di una ricevente ELRS senza troppe difficoltà e la possibilità di modificare la configurazione degli ESC sempre da smartphone.
Questa è sicuramente l’evoluzione tecnologica che rende davvero i prodotti di Speedybee accessibili a tutti con una semplicità d’uso che gli altri marchi non hanno.
Venendo al montaggio della scheda FC, anche questa presenta dei fori di fissaggio con interasse 30,5 x 30,5 mm per cui risulta semplice il posizionamento sopra l’ESC sfruttando le viti lunghe presenti nella confezione.
Anche per la FC vale il discorso fatto per l’ESC. La scheda non presenta alcun trattamento protettivo quindi state attenti quando effettuate le saldature. In realtà i pad della scheda sono abbastanza larghi e distanziati quindi non dovrete trovare troppo difficile saldare le vostre periferiche. La scheda presenta ben sei porte UART con tensioni di uscita di 9V – 5V – 4.5V e 3.3V. La presenza di vari BEC di alimentazione è un altro aspetto che pone questa scheda al di sopra di altre schede dello stesso livello. Il BEC 9V/5V supporta comunque un carico di 2A di corrente per cui dovrebbe essere in grado di reggere tranquillamente la maggior parte delle VTX presenti sul mercato. Riguardo alla configurazione delle porte UART su Betaflight ricordate che la porta UART 5 è riservata alla telemetria dell’ESC mentre la porta UART 4 è riservata per il corretto funzionamento del collegamento Bluetooth quindi non modificate queste impostazioni se siete interessati all’utilizzo di queste funzioni.
Nell’immagine che vi riportiamo potete notare come abbiamo utilizzato la porta UART 1 per la comunicazione smartaudio della VTX, la porta UART 2 per il collegamento della ricevente ExpressLRS di Betaflight ed, in futuro, potremo collegare l’eventuale GPS sulla porta UART 6. Sempre nella stessa immagine potete anche notare come il montaggio classico della stack genera un piccolo conflitto se si vuole usare il connettore rapido per il collegamento della Air Unit dei sistemi video digitali per cui risulta indispensabile procedere, come già accennato, al ribaltamento dell’ESC.
Su questa stack penso vi abbiamo ormai detto tutto. Vi ricordiamo comunque che potrete trovare tutte le informazioni del caso sul sito ufficiale di Speedybee a questo link.
Per concludere riteniamo che questa, attualmente, sia la scelta migliore per chi si appresta a costruire la sua prima Build 5”, questo perchè troverete molto semplice effettuare le saldature ed il montaggio ma soprattutto troverete semplice configurare il sistema grazie all’applicazione di Speedybee. Altresì risulta essere la scelta migliore anche per chi vuole realizzare una build relativamente economica senza troppe pretese come nel nostro caso, ma non voglio spoilerare troppe informazioni del prossimo articolo.
Per chi intende, invece, realizzare build compatte da 3” o inferiori o build dalle prestazioni elevate per il racing o il freestyle più spinto suggeriamo di orientarvi verso una scheda AIO, tipo questa scheda, nel primo caso, o a diverse combinazioni di FC e ESC, tipo questa fc con questo esc, nel secondo caso.