DOVE ACQUISTARLO?
Oggi siamo qui a presentarvi l’ultima fatica di Caddx per quanto riguarda il suo ecosistema digitale Walksnail. L’articolo di oggi non vuole mettere a confronto le due realtà di punta sul sistema video digitale, ma dirvi cosa realmente ci è piaciuto e non di questa nuovissima Walksnail Moonlight kit 4k.
Unboxing
La VTX arriva all’interno di una pratica e sicura scatola Walksnail rossa e nera. Nella confezione troviamo:
- VTX Moonlight 4K;
- Camera Moonlight;
- Filtro ND8;
- Cavo di alimentazione a 4 vie;
- Mini cavo PIN upgrade;
- Due antenne LHCP Walksnail con connettore ufl;
- Libretto istruzioni.
La VTX si presenta ben fatta e i materiali sembrano di alta qualità. Il packaging contiene l’essenziale per l’installazione/upgrade della VTX.
Descrizione
La VTX è composta da due schede che si trovano all’interno di un involucro di pasta termica. Su un lato abbiamo l’ingresso (un po’ scomodo) delle due antenne, sull’altro abbiamo l’ingresso slot micro SD, pulsante binding/upgrading, connettore PIN alimentazione e i due PIN per il mini connettore che va a collegare le due schede (anche esso abbastanza scomodo e complicato da inserire). Sembra interessante la nuova tipologia di cavo coassiale che viene utilizzato per collegare la camera alla VTX e la camera dalla forma assomiglia molto alla V2 PRO, ma con l’aggiunta del filtro ND8. Il comparto video è compatibile con entrambi i sistemi digitali walksnail (v1 e X).
Caratteristiche tecniche VTX
- Frequenza di comunicazione: 5.725-5.850 GHz;
- Potenza del trasmettitore (EIRP): FCC:<30dBm; CE:<14dBm; SRRC:<20dBm; microfono: <25dBm
- Collegamento di potenza: 7,4 V-25,2 V;
- Consumo: 12 V a 1,4 A, 8 V a 2,2 A;
- Dimensioni della fotocamera: 19,6 mm*19 mm*24 mm;
- Dimensioni VTX: 15,3 mm*34,5 mm*34,5 mm;
- VTX Distanza fori di installazione: 20*20 mm/25*25 mm (M2);
- Peso: 38.5 grammi (senza antenne);
- Antenna V2 attacchi IPEX (come Walksnail V2 dual antenna).
Caratteristiche di registrazione
- Risoluzione: 4K 30/60fps,2,7K 30/60fps,1080p 100/60fps,720p 60fps;
- Megabits massimi: 150;
- Giroscopio: integrato;
- Stabilizzazione: integrata/gyroflow;
- Apertura: F 2.1;
- ISO: 100 – 25600;
- Sensore: Sony Starlight;
- Tipo di scheda di memoria: Micro SD U3, capacità massima 256 GB;
- Filtro incluso nella confezione.
La modularità
Vorremmo soffermarci un attimo e aprire questo paragrafo parlando delle due schede interne che creano la Moonlight. La prima è una VTX mentre la seconda è il “recorder”. Il primo punto a favore lo diamo al fatto che, in caso si guasti una delle due, sono sostituibili entrambe singolarmente. Il secondo punto a favore è la praticità dell’aggiornamento di entrambe le schede. Sfavorevole è invece il peso e la dimensione eccessiva (rispetto alla concorrenza) dell’unità completa. La modularità finisce purtroppo qui e vedremo più avanti il motivo.
Aggiornamento e binding
L’aggiornamento dell unità digitale è molto pratico e richiede il suo connettore a PIN che collega le due unità e una microSD. Parlando di microSD non possiamo che consigliarvi di installarne fin da subito una con velocità almeno V30 (Sandisk extreme per esempio). Una volta inserito all’interno della microSD il file di aggiornamento (scaricabile da qui) dovremo inserire la microSD nel suo slot, alimentare l’unità VTX e tener premuto per 8 secondi il pulsante di binding. Dopo circa un minuto, tra riavvii e luci lampeggianti, avremo ultimato l’aggiornamento.
Possiamo rimuovere il cavo PIN usb e bindare la VTX agli occhiali. Il sistema è semplicissimo: alimentiamo occhiali e VTX e premiamo i rispettivi pulsanti binding singolarmente. La VTX sarà bindata agli occhiali nel momento in cui gli occhiali riceveranno il feed video della VTX.
Configurazione OSD Betaflight
Il primo passo è la saldatura dell’alimentazione e delle porte RX/TX sul Flight Controller. Per la build abbiamo utilizzato l’alimentazione diretta da lipo (4S) e la RX/TX (come sempre invertite) numero 1. La configurazione su betaflight è molto semplice, basta andare nei preset e cercare l’OSD Digitale tra le varie configurazioni. Questa procedura serve per mostrare i dati di telemetria del drone negli occhiali digitali.
Recording
Passiamo al primo punto forte di questa unità digitale: la registrazione HD. Per modificare i parametri di registrazione, Caddx ha ideato una sezione apposita nel menù degli occhiali Avatar/Goggles x. Per una registrazione in 4k 30/60 FPS dobbiamo obbligatoriamente impostare la risoluzione dei nostri occhiali in 1080p (720p per tutte le altre risoluzioni). Dal menu “registrazione” possiamo gestire alcune caratteristiche di registrazione che non andranno ad influire sul nostro feed video. Per una personalizzazione ancora più avanzata possiamo andare su “setup camera” e gestire tutti gli altri valori in manuale, feature notevole.
Le regolazioni manuali della camera influiranno anche sul feed video degli occhiali quindi dobbiamo assicurarci che la linea scelta per la registrazione sia sempre correttamente esposta per evitare sottoesposizioni o bruciature così importanti da rischiare non solo di compromettere la registrazione ma anche il volo stesso.
La qualità di registrazione è molto alta, e in questo DVR nudo e crudo ve ne diamo la prova.
Il feed video
Il secondo punto forte di Moonlight è proprio la qualità del feed video. Questa è veramente ottima e in linea con i competitor del settore. Inoltre non è da sottovalutare la penetrazione e la distanza che riesce a raggiungere il modello (alla pari se non migliore delle unità digitali in commercio per il sistema Walksnail) equipaggiato con questo nuovo kit.
Modalità notturna
Già dal nome che è stato scelto andava capito che un altro punto forte di questa unità digitale è la registrazione in condizioni di scarsa luminosità o addirittura in notturna. È sorprendente come un sensore così piccolo riesca a tirare fuori immagini così nitide in condizioni così estreme. Vi avevamo già accennato nell’articolo news tutte le caratteristiche del sensore equipaggiato dalla camera Moonlight.
I problemi riscontrati
Teniamo a precisare che il team ha tra le mani tre VTX provenienti da batch diversi e ognuno di questi modelli ha presentato i medesimi problemi. Il primo è il surriscaldamento, perché la VTX scalda molto, soprattutto in registrazione 4k (ma con dei piccoli accorgimenti e pause tra una lipo e un’altra si può risolvere ). Il secondo è la difficoltà di inserire le antenne nei connettori ufl, un’impresa che a una mano poco esperta può risultare molto deleteria (connettori piegati o addirittura rotti).
In parte questo problema era stato risolto nelle unità Avatar HD V2 e PRO, cambiando il sistema di blocco dei cavi antenna, eliminando le piccolissime viti e sostituendole con il classico bullone e dado M2. Speriamo che anche sulla Moonlight venga adottato questo sistema. Il terzo problema lo abbiamo già menzionato ma ci teniamo a ribadirlo e si tratta delle dimensioni generose dell’intero comparto video.
Inseriamo anche un accorgimento per future migliorie, modificare l’uscita del cavo flat dall’unità digitale (si tratta più di comodità che di problema riscontrato). Sempre riguardo il cavo flat (di una delle tre VTX provate) della camera, abbiamo trovato di scarsa qualità il materiale di rivestimento che tende a “sbriciolarsi”. Anche in questo caso la soluzione adottata nelle versioni Avatar HD risulta di migliore qualità.
Un altro piccolo appunto riguarda il filtro ND regalato con l’unità. A nostro avviso sarebbe meglio inserire un filtro ND16, disponibile insieme alla versione ND32 sullo store Caddx.
Gyroflow
Un altra feature interessante è la possibilità di stabilizzare il filmato con Gyroflow! La camera sfrutta il giroscopio interno all’unità digitale per registrare i movimenti del drone nello spazio. Il sistema è semplicissimo e nell’ultima versione disponibile ci sono già i profili camera disponibili per Avatar Moonlight! Se sei interessato al progetto Gyroflow trovi un bel articolo qua sul blog che ti può aiutare passo passo nella stabilizzazione dei filmati.
Conclusioni finali
Questa nuova unità video digitale porta il sistema Walksnail su un altro piano, la qualità costruttiva è ottima e le prestazioni sono eccezionali. Il potenziale di partenza c’è tutto ed è da prodotti del genere che si capisce la direzione che Caddx ha preso. Tutto sommato tra pregi e difetti l’unità si è comportata bene nei test e può solo che migliorare con i firmware successivi. Non dobbiamo dimenticarci che stiamo sempre parlando di un prodotto dal prezzo competitivo e che sicuramente ha e avrà sempre alcuni punti deboli rispetto alla spietata concorrenza DJI.
Ad oggi, comunque, se si vogliono realizzare droni con massa al decollo inferiore ai 250 grammi, l’uso di un sistema video digitale come Walksnail Moonlight permette di avere un singolo sistema di acquisizione immagini, senza dover montare una seconda action cam, riducendo il peso complessivo del drone e ottenendo comunque video di buona qualità.
La stessa Caddx ha abbracciato questa idea lanciando sul mercato il suo nuovo CineWhoop Gofilm 20. Per rubare un termine che appartiene al mondo degli smartphone, dove abbiamo i cameraphone, analogamente stiamo assistendo alla nascita dei “cameradrone”, per poter adeguare il modo di volare ai regolamenti sempre più stringenti.
La contropartita riguarda il fatto che, usando il medesimo sistema per volare, per ottenere sempre una buona immagine sul visore il pilota dovrà usare quasi sempre le impostazioni automatiche di apertura dell’otturatore, della gestione ISO e dell’esposizione. Per i più esperti del settore questo potrebbe risultare un problema non potendo poi elaborare al meglio i video in fase di post produzione ma, in quel caso, probabilmente il professionista si andrà a dotare di droni in grado di montare action cam di alta qualità come DJI Action/Osmo, Gopro Hero o Ista360, ecc…
Al momento i test sono stati effettuati con l’ultima versione disponibile 37.42.3, l’articolo sarà aggiornato se verranno scoperti o risolti i vari problemi riscontrati in questi primi test.