Configurazione Base
Carissimi lettori oggi vogliamo proporvi un nuovo cammino a tappe in cui andremo a trattare tutti i passaggi utili per configurare al meglio il vostro radiocomando OpenTX/EdgeTX.
Abbiamo già parlato dell’argomento firmware dei radiocomandi in un articolo dove vi abbiamo spiegato come installare il firmware Edge Tx sui radiocomandi compatibili OpenTX, articolo che potrete trovare qui.
Come premessa ai successivi argomenti, tuttavia, occorre precisare che, normalmente, i radiocomando compatibili con questi due sistemi operativi (SO), vengono venduti con OpenTX installato di base, che è la versione SO più stabile e ufficiale, e non con EdgeTX. L’elenco completo dei radiocomandi compatibili lo potete trovare qui. Facciamo questa precisazione perché tutte le immagini, che troverete riportate negli articoli, si riferiscono a un radiocomando OpenTX, ma le procedure non cambiano di molto anche su modelli con EdgeTX in quanto non troverete grosse differenze tra le interfacce dei menù di configurazione dei due sistemi.
In questa serie di pubblicazioni andremo quindi a trattare i seguenti argomenti:
- Creazione di un nuovo modello;
- Configurazione base e associazione al ricevitore RX;
- Impostazione dei canali di ingresso;
- Creazione dei mix di ingressi;
- Impostazione dei canali di uscita;
- Creazione di qualche funzione speciale;
- Acquisizione della telemetria del drone.
In questa guida specifica affronteremo i passaggi per la configurazione base.
Per non rendere la guida troppo lunga non troverete riportati i passaggi per l’installazione dell’openTX companion, su computer con sistema operativo Windows / MAC OS / Linux, e per l’installazione del firmware sul radiocomando. Per questi settaggi potete far riferimento alle guide ufficiali OpenTX che trovate qui.
Non vi nascondiamo, tuttavia, che imparare ad usare correttamente il companion di openTX vi aiuterà moltissimo nella procedura per la creazione dei modelli di configurazione, procedura che può risultare macchinosa e lunga se affrontata da radiocomando tramite l’uso dei tasti appositi.
Senza dilungarsi troppo vediamo cosa fare non appena avrete fra le mani il vostro nuovo radiocomando OpenTX. La prima operazione da fare, come già accennato, è accendere la radio, una volta che siete nella schermata principale premete il tasto SYS per entrare nelle impostazioni generali, scorrere con il tasto “PAGE>” fino alla pagina “INFO” o “VERSION” e lì dovete controllare se avete la versione aggiornata o meno del firmware openTX.
Se non avete l’ultima versione dovrete aggiornare come indicato nella guida che vi abbiamo linkato.
Un altro passaggio va fatto nella schermata “RADIO SETUP” dove dovrete impostare correttamente la data, l’ora, le impostazioni degli allarmi, soprattutto quelli sul voltaggio batteria che vanno impostati a seconda della batteria del radiocomando che avete installato, le corrette impostazioni della nazione quindi Europa, Italia, ecc.., infine l’ordine dei canali e il modo del radiocomando.
Come ultimo passaggio, nel menù di sistema del radiocomando, nella pagina “Hardware”, dovrete fare la calibrazione degli stick e dei potenziometri S1 e S2.
Per completezza vi ricordiamo che nel menù sistema troverete anche la pagina per eseguire i LUA Script, la pagina che vi consente di visualizzare il contenuto della SD card e da qua poter effettuare l’aggiornamento del modulo interno ed esterno della trasmittente, la pagina delle funzioni globali.
Lasciamo la pagina di impostazioni di sistema per spostarci nel menù configurazione dei modelli dove dovrete crearne uno nuovo.
Prima però è giusto dare un occhiata alla dotazione hardware del nostro controller. Come potete vedere nell’immagine seguente i radiocomandi compatibili OpenTX hanno alcuni tratti in comune cioè un display grafico più o meno grande, più è grande e più è facile la configurazione, un tasto o due distinti per l’accesso ai menù di settaggio dalla schermata iniziale widget, cioè la schermata che potrete personalizzare con i dati della telemetria, o i cronometri, o un’immagine, ecc…
Inoltre troverete due tasti per spostarsi tra le pagine del configuratore, il tasto return ed infine un comando a rotazione o i classici tasti freccia su, giù, destra, sinistra, che servono per scorrere tra le numerose righe dei menù e che, di seguito, chiameremo “navigator”, citando un noto film della nostra adolescenza.
Per entrare nel menù modelli dovrete quindi premere il tasto menù o il tasto denominato “MDL” e spostarvi nella pagina di creazione del modello.
Qui vi apparirà un elenco dove sicuramente troverete dei modelli già creati. Spostatevi con il navigator su una riga vuota, premete il tasto e fate “Nuovo Modello” o “Create Model”.
Nelle versioni più recenti, soprattutto di EdgeTX, con la pressione del tasto a rotella navigator invece che il tasto “MDL”, vi apparirà una schermata per la configurazione semplificata del modello dove dovrete semplicemente indicare il tipo di modello che volete configurare, quali comandi associate agli stick e quali interruttori del radiocomando usare per i comandi di “ARM”, modifica dei modi volo e ritorno a casa.
Terminata la procedura guidata, comunque, vi consiglio di editare il modello. Se non usate la procedura guidata dovrete impostare il modello dall’apposito menù. Per entrambe le operazioni procedete premendo il tasto “MDL”, poi selezionate la prima riga del menu o il modello creato, muovendosi e cliccando la voce con la rotellina Navigator, e a quel punto si aprirà la schermata di “Model Setup”.
Questa è forse la pagina di configurazioni più importante. Scorrendo le voci usando il Navigator potrete cambiare nome al modello, per editare vi basta cliccare il tasto rotella per entrare nella voce e, successivamente, muovere la rotella avanti e indietro fino a quando non trovate la lettera che vi serve. Con la pressione singola del tasto rotella passate allo spazio successivo mentre se tenete la rotella premuta la lettera passerà da minuscola a maiuscola e viceversa. Se sbagliate usate il tasto return per tornare alla selezione della riga e poi rientrate con la pressione della rotella per riprendere le modifiche.
Scelto il nome del modello potrete anche scegliere una immagine di riferimento. Le immagini sono raccolte nella cartella Images nella SD Card del radiocomando.
Le righe successive del menù vi consentono di impostare fino a timer che possono funzionare sia da cronometro che da countdown. Impostare i Timer può essere utile per tenere traccia del tempo di volo e regolarvi quindi anche sulla durata della batteria.
La modalità di editing è simile a quella precedente. Vi spostate con la rotella navigator sulla voce contestuale, premere la rotella per entrare nella riga e modificate la voce.
Nell’immagine, riportata qua sopra, sono impostati il timer 1 e il timer 2. Il primo è configurato per partire con un cronometro da 0h:00m:00s e contare il tempo da quando l’interruttore SF è in posizione bassa mentre il secondo fa un conto alla rovescia da 10 minuti, il tempo stabilito per la durata media della batteria in volo, sempre quando si agisce sull’interruttore. Vedremo poi che l’interruttore verrà associato alla funzione di ARM e quindi i due timer daranno indicazione del tempo in cui il drone rimane armato.
Scorrendo avanti tra le voci del menu setup modello troviamo due opzioni molto importanti che sono: “Extended Limits” e “Extended Trims”. In particolare la prima opzione deve essere attivata, cliccando con la rotella navigator sul quadrato di spunta, in quanto consentirà poi di regolare i limiti dei canali output oltre le soglie di -100 / 0 / +100, ma vedremo meglio in seguito di cosa stiamo parlando.
Passando oltre nel menù avrete alcune opzioni riguardanti il comando di Throttle e la possibilità di personalizzare i controlli di pre volo del radiocomando cioè impostare la sequenza di posizioni che devono avere gli interruttori al fine di superare gli avvisi quando si accende il radiocomando. Personalmente queste opzioni non le ho mai toccate.
Arrivati in fondo alla prima pagina del setup modello troverete le impostazioni riguardanti il modulo di trasmissione radio interno ed esterno. Su queste impostazioni troverete maggiori informazioni in altre guide che troverete sul nostro blog, come la guida su EdgeTX che potete trovare a questo link.
Vi lascio comunque due immagini dove si vede una configurazione base del modulo interno, nel nostro caso la radio ha un modulo interno multiprotocollo, e un modulo esterno tipo Express LRS o Crossfire.
Anche qua per spostarvi tra le varie righe di impostazioni vi dovrete muovere con la rotellina Navigator e premere su di essa per selezionare le opzioni corrette.
Nella prima immagine abbiamo ipotizzato di dover fare un Bind con una ricevente FRSKY tipo le classiche XM+ o R-XSR. Una volta selezionato il modo e il protocollo corretto vi dovrete spostare sulla voce BIND per fare l’accoppiamento con la ricevente del vostro drone o altro modello.
Quando sarete riusciti ad associare il radiocomando alla ricevente dovrete spostarvi nel menù in basso fino alla voce failsafe ed impostare quest’ultimo su NO PULSE.
Un altra impostazione da non ignorare riguarda l’RF Fine tuning, sempre quando associate riceventi FRSKY, che vi consentirà di aumentare le prestazioni in termini di trasmissione del segnale.
Nella seconda immagine noterete l’abilitazione del modulo trasmittente esterno configurato sul protocollo CRFS che è appunto il protocollo standard di trasmittenti e riceventi ELRS o Crossfire. Sul modulo esterno le opzioni visualizzate sono inferiori rispetto quelle del modulo interno in quanto trasmittenti e riceventi con protocollo CRFS richiedono poi l’esecuzione di un apposito LUA Script di configurazione che può essere avviato dal menù di sistema della radio, pulsante SYS.
In entrambe le impostazioni del modulo TX Interno o esterno trovate la voce receiver con un numero a fianco, nel nostro esempio “00”. Quando andrete a fare il bind di una nuova ricevente ricordate sempre di modificare il numero progressivo in modo che ad ogni tipo di ricevente sia associata una configurazione. Ricordatevi che, soprattutto con riceventi CRFS come i moduli Express LRS, il numero di bind della radio è importantissimo in quanto può essere usato come identificativo univoco del collegamento tra trasmettitore e ricevitore. In alcuni casi può capitare di fare il Bind con un progressivo e ritentare poi il bind con lo stesso ricevitore cambiano progressivo, vi renderete conto che il bind non andrà a buon fini. Occhio quindi a questo importante parametro.
Vorrei farvi notare che, nelle immagini riportate sopra, i due moduli radio interno ed esterno non sono mai abilitati insieme questo per evitare interferenze nel segnale di trasmissione ma soprattutto per risparmiare sul consumo della batteria del radiocomando. Se andrete a creare un modello apposito per usare il radiocomando al simulatore, collegandolo al PC come Joystick, vi consiglio di tenere entrambi i moduli TX interno ed esterno disattivati.
Ultimato il collegamento tra radiocomando e ricevente del drone potrete anche fare una prima verifica sul corretto riconoscimento del radiocomando stesso attraverso Betaflight. In questa guida troverete come procedere alla configurazione del radiocomando nel configuratore della scheda flight controller (FC).
Abbiamo ultimato la configurazione base del modello nella pagina “Model Setup”.
Nelle prossime puntate ci spingeremo in configurazioni più avanzate che riguarderanno il setup degli ingressi, dei mix canali, delle uscite e funzioni speciali.