Introduzione
Tra l’ultimo giro di cacciavite e il decollo c’è ancora qualcosa da dover sistemare o controllare. Un drone appena costruito deve essere settato col configuratore del FC e in alcune situazioni anche con il configuratore degli Esc. Ma è bene controllare anche il RTF o il BNF prima di volare.
Alcuni parametri e impostazioni possono essere inizialmente tralasciati in quanto non indispensabili, altri richiedono un settaggio corretto in modo da evitare problemi.
Test multimetro
Avere un multimetro a disposizione è molto utile durante la costruzione di un drone. Può ad esempio essere d’aiuto per capire se un circuito ha una resistenza prossima allo zero (in cortocircuito), ma anche ad individuare un componente danneggiato.
Prima di alimentare un drone appena costruito è importante controllare la continuità dell’Esc fra positivo e negativo. Per farlo si utilizza la modalità ohmmetro del multimetro per misurare la resistenza espressa in Ω (ohm) tra due punti. Posizionando i puntali sui pin del connettore (XT30, XT60 etc…), in presenza di un cortocircuito il multimetro emette un segnale acustico.
Nota: può capitare che durante la misurazione il segnale acustico si attivi per qualche secondo, per poi tornare a non segnalare nessun cortocircuito. Questo accade quando i condensatori accumulano carica e non vuol dire che ci sia un corto, l’importante è che il suono termini entro un paio di secondi.
Con la stessa funzione è possibile controllare che le viti dei motori non siano troppo lunghe da toccare gli avvolgimenti e controllare che le saldature molto vicine tra loro non siano in valore di continuità elettrica.
Se i test di resistenza (continuità elettrica) dovessero dare esito negativo si può procedere ad alimentare il drone, è comunque consigliato l’utilizzo di uno smoke stopper.
Lo Smoke Stopper può essere autocostruito o reperito negli store dedicati ai droni e rappresenta un componente elettrico che serve ad evitare il cortocircuito dell’impianto interponendosi fra esso e la lipo alla prima accensione di prova.
Da qui in avanti, tranne quando specificato, tutte le operazioni vengono eseguite con il drone collegato al pc tramite cavo usb e SENZA ELICHE. Ricordarsi inoltre di premere sul pulsante “salva” ogni qualvolta si modifica un’impostazione su betaflight!!!
Aggiornamento firmware
La prima cosa da controllare è la versione dei firmware di FC ed ESC.
Per verificare la versione del firmware di Betaflight installata su un FC occorre digitare nella tab CLI la stringa “version” e premere invio. Se sul FC dovesse essere installata una versione obsoleta del firmware è possibile procedere con l’aggiornamento seguendo questa guida.
Per controllare la versione firmware degli esc ed effettuare un eventuale aggiornamento sarà tra poco disponibile la guida dedicata.
Orientamento FC
Nella tab SETUP di Betaflight è raffigurato un modello 3D che rappresenta il quad. Il modello dovrebbe seguire i movimenti che si impartiscono al drone. Tenendo il drone in mano e inclinandolo nelle varie direzioni è possibile accertarsi che Betaflight le riconosca correttamente, quindi ad una inclinazione di pitch in avanti del drone deve corrispondere la medesima direzione e inclinazione sul modello 3D, stessa cosa per roll e yaw. In caso contrario vorrà dire che il FC è stato montato, probabilmente per necessità, in un verso diverso da quello pensato dal produttore. Questo problema è facilmente risolvibile nella sezione allineamento schede e sensori presente nella tab CONFIGURAZIONE, dove sui vari assi vanno inseriti i gradi della rotazione del FC effettuata durante l’assemblaggio.
Canali e Modalità di volo
Per effettuare questo controllo la radio e la ricevente devono essere accese e bindate (sincronizzate) fra loro. Alcune riceventi si accendono anche quando il drone è collegato tramite cavo usb, per le altre è necessario collegare la batteria.
La sezione RICEVENTE della tab RICEVENTE va impostata in base al tipo di ricevente che stiamo utilizzando.
Nella stessa tab sono rappresentati i canali che sono stati assegnati durante la creazione del modello nella radio. Questi devono muoversi ad ogni spostamento dei gimbal e degli switch a cui corrispondono. Se le barre colorate rappresentanti i canali non si muovono seguendo lo schema di mappatura corretta si può intervenire nella sezione MAPPATURA CANALI nella quale è possibile modificare il loro ordine. Ancora una volta, in basso a destra, è presente un modello che rappresenta il drone. Questa volta però non segue le variazioni del giroscopio, come fa invece quello della tab CONFIGURAZIONE, bensì gli ipotetici movimenti che eseguirebbe il drone durante il volo ad ogni spostamento effettuato sui gimbal del radiocomando, ovvero i primi 4 canali (roll, pitch, yaw e throttle). In questa fase controllare anche la calibrazione degli end-point.
Una volta appurato che tutto funzioni correttamente è possibile passare alla tab MODALITA’ DI VOLO in cui vengono assegnate le varie funzioni ai corrispettivi switch. Cliccare “aggiungi intervallo” sulla funzione che si vuole impostare e muovere il corrispettivo switch, quest’ultimo verrà riconosciuto automaticamente da Betaflight. Lavorando sulla posizione e la lunghezza della rispettiva barra gialla è possibile impostare su quale posizione la funzione sarà attiva.
Nota: in questa sezione è possibile impostare la funzione di pre-arm, si suggerisce di utilizzarla sempre.
Rotazione motori
Nella tab MOTORI, con la batteria inserita, prima di procedere bisogna spuntare la casella che conferma di aver tolto le eliche. A questo punto è possibile, agendo sui vari cursori, testare i motori singolarmente o tutti insieme. È bene non far girare i motori troppo velocemente e per troppo tempo. Fare girare un motore alla volta controllando che sia quello corretto. Per fare questo bisogna prendere come riferimento lo schema disegnato in alto a sinistra che riproduce il drone con sopra segnate la posizione e il verso di rotazione dei motori. Se uno o più motori non dovessero corrispondere allo schema consultare questa guida per procedere alla rimappatura dei motori.
Durante il controllo della mappatura dei motori assicurarsi che la rotazione sia nel verso corretto mostrato nello schema. È possibile utilizzare un pezzo di nastro adesivo da posizionare sul motore per capire più facilmente il verso di rotazione.
In questa scheda, nel solo caso in cui si sia optato per l’utilizzo dei motori in modalità prop-out, andrà spuntata anche l’opzione Direzione Motori Invertita. Questa guida mostra come procedere per impostare l’inversione dei motori spiegandone differenze, pregi e difetti. Utilizzala nel caso in cui tu abbia deciso di volare prop-out o se uno o più motori dovessero girare nel verso sbagliato.
Failsafe e primo test di armamento
Controllare che nella tab FAILSAFE sia selezionato “Lascia cadere” (ad eccezione del caso in cui si debba fare affidamento al rescue mode).
Disconnettere il drone da Betaflight. Poi per prima cosa accendere il radiocomando e solo successivamente pluggare la batteria del drone. Col drone appoggiato su una superficie piana provare ad armare, se è impostato il pre-arm ricordarsi di azionare prima lo switch del pre-arm e poi quello dell’arm. A questo punto il drone dovrebbe accendersi, procedere quindi dando qualche piccolo colpetto sui vari assi dei gimbal della radio per accertarsi che il drone reagisca agli input della radio, è ora possibile disarmare.
Ripetere la procedura di arm questa volta però, piuttosto che disarmare tramite switch verrà simulato un failsafe. A motori armati spegnere quindi il radiocomando e accertarsi che il drone attivi la procedura di failsafe disarmando i motori.
Nota: quando i motori sono armati senza eliche possono aumentare gradualmente la velocità di rotazione anche se non si è agito sullo stick del throttle. Questo è un comportamento normale, determinato dall’insistenza da parte del FC di trovare una risposta da parte del drone, quindi una segnalazione di variazione di posizione da parte del giroscopio, che non arriva dato che le eliche non sono installate.
Primo test di volo
Dopo aver montato le eliche si è pronti per il primo test di volo. Questo va effettuato con pilotaggio a vista. Tenersi a distanza di sicurezza dal drone e armare i motori. Se tutto procede bene dare dei leggeri colpetti sugli assi di pitch, roll e yaw per accertarsi che i nostri comandi vengano impartiti al drone, è possibile sentire un leggero aumento dei motori ad ogni “colpetto” dato agli stick. È arrivato il momento di aumentare il throttle fino a farlo alzare in volo e, una volta che è su, controllare che il drone esegua esattamente i comandi che vogliamo. Spostarlo quindi prima a destra e sinistra, poi avanti e indietro e infine controllare il movimento di yaw in entrambe le direzioni. È ora possibile atterrare e disarmare.
Non rimane che indossare i goggles e volare!!!