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CINEWHOOP FOXEER FOXWHOOP 35 – 2° PARTE

CINEWHOOP FOXEER FOXWHOOP 35 – 2° PARTE

BUILD FINITA FRAME FOXWHOOP 35

DOVE ACQUISTARLO?

⏩RHOBBY FPV⏪

⏩FOXEER⏪



 

In questo articolo vi descriveremo come abbiamo sfruttato il frame Foxwhoop 35 della Foxeer che abbiamo recensito in QUESTA PAGINA del nostro Blog di Attacco By Rhobby FPV.

Non ci andremo a soffermare sui dettagli di come abbiamo installato i componenti o i passaggi che abbiamo seguito per il montaggio del drone, ormai sul sito potete trovare diversi articoli che spiegano come assemblare al meglio un quadricottero in varie configurazioni, ma faremo un esame più dettagliato sulla scelta dei componenti che abbiamo utilizzato per creare questo cinewhoop.

Vi anticipo che l’ideale sarebbe stato realizzare una versione digitale del drone, dato che questo frame sembra nato apposta per poter ospitare le air unit di ultima generazione ed in particolare le O3 di DJI, ma per mancanza di componenti ci siamo dovuti accontentare di una build con comparto video analogico.

In questo articolo vi parleremo anche di come il progetto ha subito diverse modifiche, dalla sua prima versione che ha spiccato il volo nel mese di ottobre dello scorso anno. Questo perché, come i veterani si saranno già avveduti, ad oggi voler puntare alla realizzazione di droni economici porta alla naturale conseguenza di una durata di vita dei componenti meno longeva. L’elettronica, sempre più scadente èutilizzata per le schede controllo volo e per i regolatori, infatti, è soggetta ad un tasso di guasto importante, soprattutto se il dimensionamento dei componenti, in relazione alla tensione di utilizzo e alla corrente assorbita è un po’ tirato e questo comporta il verificarsi di rotture che bloccano poi il pilota a terra nell’attesa di reperire, comprare, ricevere e rimontare i componenti danneggiati.

BUILD FINITA FRAME FOXWHOOP 35

Per assemblare la nostra build ci siamo fatti guidare dall’elenco di componenti installati sulla versione pronta al volo (BNF o RTF) di Foxeer. Le specifiche potete trovarle sul sito ufficiale visitando QUESTO LINK.

Quello che ci ha colpito è stata la scelta dei motori e delle eliche abbinate al Foxwhoop 35. Foxeer infatti propone una versione che monta motori Datura 2105.5 T Mount 2650/3650 KV ed eliche Dalprop New Cyclone T3528. Essendo lo statore non molto alto, solo 5,5 mm, per consentire un buon alloggiamento all’interno dei paraeliche ed evitare che queste tocchino il suolo, ci saremmo aspettati la scelta di un motore con un diametro leggermente maggiore per garantire una maggiore coppia. Inoltre il numero di giri del motore da 3650 KV sembra abbastanza eccessivo, considerando che stiamo parlando di un drone cinewhoop, mentre la taglia da 2650KV sembra un po’ sottostimata per poter garantire una buona prestazione di volo cinematico, almeno che non si usi una batteria a 6 celle che però riteniamo troppo ingombrante e pesante per un cinewhoop da 3,5 pollici. Per quanto riguarda le eliche in dotazione possiamo dire che sicuramente garantiscono una maggiore spinta ed una risposta più rapida del drone a discapito del fatto che generano più vibrazioni ed un consumo di corrente della batteria leggermente superiore. In breve, la configurazione di Foxeer sembra più adatta ad un drone da competizione dove si deve puntare ad avere maggior potenza ad alti regimi ed un rapporto di spinta elevato a discapito della stabilità, che viene poi compensata agendo sulla regolazione degli algoritmi (PID) di gestione dei comandi di pitch, roll e yaw su Betaflight.

Nella nostra configurazione abbiamo quindi optato per motori con statore più largo, in modo da poter dare una maggiore coppia di spinta ad un basso numero di giri del motore e poter, di conseguenza, usare eliche T3523 di HQProp, che potete trovare a QUESTO LINK, che garantiscono meno spinta, meno vibrazioni e agiscono meno sui motori migliorando il consumo di corrente.

Abbiamo quindi scelto di montare i motori XNOVA 2203.5 da 2800 KV, ma potevano andare bene anche i 2204 che potete trovare sul nostro sito visitando QUESTA PAGINA.

MOTORI FRAME FOXWHOOP 35

Per quanto riguarda la scheda di controllo volo avremmo probabilmente fin da subito dovuto acquistare e montare la Foxeer 45A Reaper AIO V3 che monta comunque un processore STM32F745, da acquistare a QUESTO LINK, ma abbiamo voluto testare anche la nuova scheda AIO di BETAFPV, la F722 2-6S AIO 35A.

Purtroppo di questa scheda esistono due versioni, la V2, che monta ESC BLHELI 32, chip flash per la registrazione della blackbox, e la V1 più leggera, che monta ESC BLHELI S su cui è già presente il firmware Bluejay ma non il chip Flash per la registrazione della blackbox. La scheda da noi provata era la versione V1 e l’assenza della registrazione della blackbox ci ha messo un po’ a dura prova.

Successivamente abbiamo optato per collegare, su una delle numerose UART della scheda, un dispositivo di registrazione della black box denominato OpenLoger che è in grado di salvare i dati su una scheda microSD esterna. Non è stato semplice configurarlo, in quanto richiede un baud rate particolare da impostare nella configurazione delle porte in Betaflight, ed inoltre richiede schede microSD con memoria massima di 32GB ma allo stesso tempo con buone prestazioni di lettura e scrittura  (consigliamo la classe 10).

I primi voli effettuati utilizzando la scheda AIO basata sulla serie F7 di processori con ESC comunque configurati con protocollo DSHOT 600 e con firmware Bluejay  per avere la comunicazione bidirezionale, potendo così sfruttare il filtro RPM, ci hanno lasciati soddisfatti nonostante avessimo lasciato la configurazione di Betaflight 4.3 stock, cioè senza modificare filtri, rates o facendo un PID tuning. 

BETAFPV FRAME FOXWHOOP 35

Sfortunatamente, in uno dei voli, il drone è finito in mezzo ad erba alta bagnata dalla rugiada ed il BEC 5V della scheda non ha retto al cortocircuito causato proprio dal dispositivo Openloger che si era bagnato.

In casa disponibile avevamo solo una scheda HAKRC F411 con ESC da 35A, non proprio il massimo della scelta. 

In realtà abbiamo fatto numerosi voli con questa scheda, a cui si riferiscono poi tutte le analisi che andremo a eseguire, senza problemi e con un drone che comunque si è dimostrato affidabile e stabile nelle riprese video, facendo quindi il suo lavoro di cinewhoop.

I più esperti potranno capire però che, qualitativamente, si è dimostrata più precisa e fluida da condurre la build che montava la scheda FC con processore della serie F7, che può sfruttare senza carico di lavoro eccessivo anche il protocollo di comunicazione DSHOT 600 o DSHOT 1200, piuttosto che la versione con scheda FC dotata di processore serie F4, che non abbiamo voluto forzare troppo impostando quindi un protocollo di gestione DSHOT 300.

HAKRC FRAME FOXWHOOP 35

Un’altra differenza si nota anche tra la versione del Foxwhoop con installato il firmware Betaflight 4.3 e la versione con installato Betaflight 4.4. Se infatti avete letto il nostro articolo sulla nuova versione di Betaflight, che potete trovare QUI e che a breve integreremo con una pubblicazione più aggiornata ed esaustiva, nella nuova versione del firmware sono state alleggerite le impostazioni di default per quanto riguarda l’applicazione dei filtri dinamici, è stato modificato il sistema di gestione antigravity per cui il drone risulta più reattivo. Nel volo cinematico potrebbe essere preferibile un movimento più fluido del drone ma nulla che non si possa ottenere modificando le impostazioni dei filtri e con un po’ di tuning o, più semplicemente, adattandosi alle nuove impostazioni.

Riguardo il comparto video, inizialmente avevamo installato una VTX Rush Tiny Tank associata alla camera FPV CaddX Ratel 2. Successivamente abbiamo voluto provare una VTX della AKK, modella A813, con camera Runcam Phoenix 2. È da qualche mese che sto provando VTX della AKK e sono rimasto piacevolmente colpito perchè, nonostante il marchio poco rinomato, non mi hanno dato alcun problema di funzionamento e il segnale video, compatibilmente con le distanze e gli ostacoli, è sempre risultato pulito senza troppe interferenze. Purtroppo, invece, la VTX Tiny di Rush mi ha dato diversi problemi sia di surriscaldamento che di qualità del segnale video. Per quanto riguarda invece le due Camere FPV installate sono entrambe molto valide. Per quanto mi riguarda preferisco Runcam, perchè mi piace la resa dei colori meno saturi rispetto a CaddX, però sono valutazioni del tutto personali.

Aggiungendo una Thumb Cam Pro V2 e la batteria LiPo 4S da 1550mAh il drone raggiunge una massa al decollo pari a 440 grammi. Qua vi rimandiamo quindi alla riflessione fatta nel precedente articolo dove abbiamo evidenziato che comunque questo tipo di frame non consente di creare modelli sotto i 250 grammi di massa al decollo, obiettivo che invece eravamo riusciti ad ottenere con la versione Foxwhoop 25 sempre di Foxeer.

DRONE BILANCIA FRAME FOXWHOOP 35

Abbandoniamo il banco da lavoro per trasferirci sul campo a volare. Con noi abbiamo il set di eliche HQ prop T3523 e il set di eliche Dalprop T3528 oltre che a due batterie LiPo 4S di Ovonic da 1550mAh. Completano la nostra attrezzatura di volo gli occhiali Fatshark HD0 e il radiocomando Taranis Q X7 accst con modulo esterno ELRS di Betafpv da 2,4 GHz – 500 mW.

Abbiamo affrontato il primo volo con le eliche HQ prop e la  durata è stata di circa 5 minuti e 30 secondi. Il secondo volo con le eliche Dalprop, invece, è durato poco più di 5 minuti.

Con le eliche HQ prop il drone si è dimostrato stabile, leggermente più silenzioso, meno soggetto al fenomeno del prop washing ed alle vibrazioni ad alti regimi di funzionamento dei motori. Di contro il drone si è dimostrato meno reattivo, più lento nelle manovre quindi più difficile da gestire nei cambi di direzione e nelle decelerazioni, in quanto aveva meno spinta.

ELICHE HQPROP DISTURBI FRAME FOXWHOOP 35

Con le eliche Dalprop il drone era più soggetto a vibrazioni e a prop washing ma allo stesso tempo però volava in maniera più fluida godendo di maggiore spinta ed accelerazione. Il volo però ha avuto una durata più limitata in quanto, a parità di valori di carico dei motori, il sistema assorbiva maggiore corrente dalla batteria, in media 3-4 A in più.

ELICHE DALP DISTURBI FRAME FOXWHOOP 35

Abbiamo notato che molte vibrazioni che si registravano alle basse frequenze sono dovute ai supporti delle antenne, fornite da Foxeer, nonché al supporto che Runcam da in dotazione con la Thumb Pro V2. In particolare quest’ultimo supporto è poco rigido e tende ad oscillare. Purtroppo però la stessa Runcam sconsiglia la stampa di supporti più rigidi e avvolgenti perché questi ultimi potrebbero causare una cattiva dissipazione del calore e il malfunzionamento della camera Thumb.

Terminate le prove di volo posso dire che, in ogni caso, il drone vola molto bene anche con i valori di default sia del firmware Betaflight 4.3 che del firmware Betaflight 4.4. Durante le prove, anche con il throttle spinto al massimo, i motori del drone sono rimasti sempre freschi e non emettevano rumori insoliti. 

ELICHE HQPROP ANALISI FRAME FOXWHOOP 35

ELICHE DALP ANALISI FRAME FOXWHOOP 35

Per i più esperti, nel caso si voglia usare eliche Dalprop, si può provare con un leggero tuning andando a modificare verso valori di 0.7 / 0.8 la barra del Damping ed incrementando leggermente, verso valori di 1.2 – 1.3, la barra del moltiplicatore master. Volendo si può ridurre anche la barra del Pitch Damping portandola a 0.9. 

Con eliche HQprop, invece, proverei ad implementare il tracking di qualche punto, fino a 1.2 o 1.3, e lavorare eventualmente sul valore di TPA per migliorare la reattività del drone. 

Queste sono opinioni del tutto personali perchè, per quanto riguarda il tuning del drone, ognuno deve muoversi a piacimento secondo i propri gusti personali. Ricordo anche che il tuning del drone non è una pratica utilizzabile per risolvere problemi legati ad errori commessi nell’assemblare il drone o nella scelta dei componenti che pregiudicano la stabilità del mezzo.

Di seguito potrete vedere il video con gli estratti dei DVR, registrati tramite i goggles, dei voli di prova effettuati. Ci scusiamo perchè in alcuni punti vi è uno sfasamento dell’audio causato dal montaggio.

Tornando dalle nostre prove di volo possiamo comunque promuovere il Foxeer Foxwhoop 35 come un ottimo frame su cui andare a realizzare droni Cinewhoop di buon livello.

La nostra build poi ci è sembrata ben equilibrata e funzionale quindi ci sentiamo di consigliare la scelta dei componenti proposti. Personalmente continuerò a volare tenendo montate le Dalprop T3528 anche se sono sempre stato un fan di HQ prop.

Vogliamo concludere l’articolo descrivendo lo stupore provato nell’utilizzare la versione V2 della Runcam Thumb 4K. Come potete leggere in questo articolo, avevamo già testato questa action cam compatta e leggera che sembrava perfetta per droni piccoli come il Foxwhoop 25 o il Foxwhoop 35 o come altri Toothpick o TinyWhoop ma eravamo rimasti poco soddisfatti delle prestazioni e dell’ottimizzazione del software di elaborazione dei video creato da Runcam. La Thumb a tutti gli effetti non sembrava una action cam che registra in 4K e i video elaborati con Gyroflow risultavano comunque mossi e di scarsa qualità.

Nella versione V2 Runcam ha modificato alcune peculiarità che hanno finalmente reso il prodotto in grado di registrare video di buona qualità. In particolare è stato modificato l’angolo FOV della lente in modo da avere una ripresa più ampia, è stata modificata la frequenza di campionamento in modo da far lavorare meglio il giroscopio integrato ed è stato ottimizzato il software di registrazione delle immagini. Rimangono tuttavia i difetti legati al surriscaldamento della cam e l’impossibilità di alimentarla direttamente dalla batteria ma solo da BEC 5V. Nonostante questi difetti però siamo rimasti molto soddisfatti dai video registrati e stabilizzati mediante Gyroflow. Vi lasciamo un video girato con il Foxeer Foxwhoop 35.

 

Articolo scritto da Marco Greco, revisionato da Roberto Acchiardo, caricato sul sito da Matteo Del Pino, foto di Marco Greco.

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